La pandemia da Covid19 ha colpito indistintamente tutta la popolazione, comprese le persone con una patologia oncologica. Le persone con tumore mostrano una maggiore vulnerabilità all’infezione da Covid-19 e possono verificarsi gravi complicazioni.

Per questo un gruppo di oncologi si è organizzato per una ricerca osservazionale condotta in una rete di 26 centri della regione Lombardia, come tutti sanno la regione più colpita dalla pandemia. Lo studio, denominato AIOM-L CORONA, ha valutato 231 pazienti affetti da cancro e infettati da Covid-19 tra marzo e settembre. I risultati sono stati recentemente pubblicati sulla rivista scientifica Cancers.

Le persone che hanno partecipato allo studio – principalmente con tumore alla mammella (28%), al polmone (18%) o all’apparato gastrointestinale (16%) – avevano una età media di 68 anni e più del 60% era in trattamento con una terapia antitumorale, principalmente chemioterapia. I soggetti sono stati seguiti mediamente per 138 giorni, con un intervallo che andava da 12 giorni a 218 giorni.

 

In questo gruppo di 231 pazienti si sono verificati 93. Hanno influito sulla mortalità una età maggiore o uguale a 60 anni, la presenza di metastasi, la dispnea (mancanza di respiro o fame d’aria), la desaturazione (livelli bassi di ossigeno nel sangue) e la polmonite interstiziale.

Fattori di rischio noti per la mortalità in pazienti con COVID-19, inclusi età e sesso maschile, rimangono significativi anche in questa popolazione di pazienti oncologici.

 

Questi risultati suggeriscono che posticipare il trattamento per paura dell’infezione tra i cicli di trattamento, sembra ingiustificato dato che la terapia non compromette la prognosi una volta che si verifica un’infezione. Al contrario, i pazienti metastatici che ricevevano terapia avevano un rischio ridotto di mortalità rispetto al gruppo che non riceveva terapia.

 

Come riconosciuto anche dai 33 autori dello studio sarà necessario confermare i risultati su casistiche di dimensioni più grandi, in particolare per capire meglio il ruolo protettivo della chemioterapia e poter così definire meglio la gestione del paziente dopo una diagnosi di COVID-19.

È chiaro che questi pazienti vulnerabili dovrebbero evitare l’esposizione alla infezione e aumentare la loro protezione, così come è evidente che dovrebbero rappresentare una priorità per la vaccinazione.

 

Paola Mosconi

Dipartimento di Salute Pubblica

Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS

 

Per saperne di più

Di Cosimo, S et al. Baseline Characteristics and Outcomes of Cancer Patients Infected with SARS-CoV-2 in the Lombardy Region, Italy (AIOM-L CORONA): A Multicenter,ì Observational, Ambispective, Cohort Study. Cancers 2021; 13: 1324. https://doi.org/10.3390/cancers13061324

 

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