In Occidente è ormai ben consolidato l’uso della medicina convenzionale per il trattamento di specifiche condizioni e malattie mediante l’utilizzo di farmaci, radiazioni e interventi chirurgici. Nelle culture orientali sono invece largamente applicati diversi tipi di medicina che utilizzano perlopiù prodotti botanici e alimenti, spaziando dalle diete ai supplementi della dieta, fino alle vitamine. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità circa l’80% della popolazione mondiale fa affidamento sulla medicina tradizionale – di cui i rimedi indiani e cinesi risultano essere tra i più antichi e utilizzati – per bisogni sanitari primari. Tuttavia risulta di grande interesse il fatto che frutta e verdura, sia interi sia i loro componenti bioattivi estratti, possono contribuire alla riduzione del rischio di insorgenza di tumore per via dell’effetto cumulativo di diversi componenti bioattivi, sostanze fitochimiche, minerali, vitamine, fibre e proteine.
Il caso della zucca amara
La zucca amara (Momordica charantia) è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee, molto diffusa e coltivata in Asia, Africa e Sud America, che si è rivelata essere ricca di sostanze fitochimiche, nonché essere la cucurbitacea con il più alto valore nutrizionale. La sua attività biologica può essere attribuita principalmente alla presenza di specifici costituenti chimici, tra cui flavonoidi, acidi fenolici, oli essenziali e diverse proteine. L’effetto dell’estratto di zucca amara e dei suoi princìpi attivi è stato ampiamente studiato su diverse linee cellulari, modelli animali e, in alcuni casi, anche pazienti oncologici, mostrando un’attività chemioprotettiva e terapeutica molto promettente su diversi tipi di tumore, tra cui quello della pelle, del cervello, del polmone, dei reni e del pancreas.
Meccanismi molecolari ed effetti sul tumore
Dagli studi emerge inoltre che a prescindere dalla linea tumorale considerata, gli effetti della zucca amara siano dati principalmente da un meccanismo molecolare, ovvero il potenziamento della produzione di specie reattive dell’ossigeno (ROS, Reactive Oxygen Species), che modulano l’attività della membrana cellulare e inducono apoptosi e autofagia. Queste molecole causano inoltre modifiche epigenetiche e interagiscono direttamente con DNA, RNA e diverse proteine.
Negli ultimi anni molti gruppi si sono occupati di studiare in laboratorio gli effetti della zucca amara su diversi tipi di tumore, e da questi studi è emerso che gli effetti di estratti crudi e composti puri isolati sono principalmente: modulazione del ciclo cellulare e della segnalazione cellulare, induzione di apoptosi, inibizione della glicolisi e del metabolismo dei lipidi, ma anche induzione di una immunità antitumorale. Inoltre, gli estratti sono in grado di bloccare la crescita e la progressione tumorale, oltre che ridurre la proliferazione cellulare e quindi la crescita del tumore, causare morte apoptotica, inibire e ostacolare l’angiogenesi. Metaboliti secondari bioattivi sono invece in grado di ridurre la crescita tumorale, mentre la proteina inattivante i ribosomi (MAP30) isolata dalla zucca amara è in grado di ridurre la sopravvivenza e la proliferazione del tumore in coltura cellulare.
Effetti della zucca amara su tumore al seno e tumori ginecologici
Oltre ai tumori della pelle, il cancro al seno è considerato il più comune cancro nelle donne, mentre i tumori maligni dell’ovaio, del corpo dell’utero, della cervice, della vagina e della vulva rappresentano i principali tipi di tumori ginecologici. Nonostante negli ultimi anni siano stati fatti dei significativi passi in avanti nella prevenzione e nella terapia di queste neoplasie, ancora molti sforzi sono necessari in tal senso.
Tumore al seno
Un totale di 19 studi originali son stati condotti e pubblicati tra il 1994 e il 2023, in cui la zucca amara e/o suoi composti sono stati studiati in relazione alla prevenzione e alla cura del tumore al seno. Nello specifico da questi studi è emerso che, su modelli cellulari e animali, la zucca amara è in grado di:
- modificare la sensitività della proteina inattivante i ribosomi (MAP30),
- ridurre la proliferazione e l’espressione del recettore HER2,
- inibire la proliferazione delle cellule tumorali, promuovere apoptosi e autofagia tramite la generazione di specie reattive dell’ossigeno (ROS),
- arrestare il ciclo cellulare,
- inibire la crescita tumorale,
- avere effetti antitumorali,
- avere effetti citotossici e citostatici,
- depauperare energeticamente la cellula compromettendo i mitocondri.
Tumore ovarico
Tra il 2016 e il 2020 sono stati pubblicati quattro studi originali in questo ambito, dai quali è emerso che la zucca amara e/o i suoi estratti sono in grado di causare in vivo e in vitro:
- induzione dell’apoptosi,
- inibizione della migrazione, invasione e proliferazione delle cellule tumorali,
- arresto del ciclo cellulare,
- generazione di ROS,
- aumento dell’effetto citotossico in combinazione con cisplatino,
- inibizione della crescita tumorale con effetti collaterali trascurabili.
Tumore alla cervice uterina
Per quanto riguarda il tumore alla cervice uterina tre studi originali sono stati condotti e pubblicati tra il 2003 e il 2012, dai quali è emerso che l’azione della zucca amara nella prevenzione e nel trattamento di questa patologia è relativo a:
- regolazione della funzione della glicoproteina-P,
- regolazione della multiresistenza ai farmaci,
- sensibilizzazione alla vinblastina,
- sensibilizzazione al pacitaxel,
- impattare negativamente sui livelli di glicoproteina-P presenti sulla membrana delle cellule natural killer di pazienti sottoposte a radioterapia.
Altri tumori ginecologici
In letteratura non risultano ad oggi studi su cellule, modelli animali o pazienti in relazione a tumore all’utero, alla vagina e alla vulva.
In conclusione
Spesso pazienti con un tumore al seno o ginecologico fanno affidamento alla medicina tradizionale oltre che a quella convenzionale, probabilmente per via del fatto che la chemioterapia è spesso associata ad effetti avversi che influenzano negativamente la qualità della vita delle pazienti, scoraggiandole e portandole a preferire rimedi naturali promettenti e con minori effetti collaterali.
Dagli studi preclinici emerge che la zucca amara – da sola o in combinazione con le terapie standard – possa avere un ruolo nella prevenzione e nel trattamento dei tumori al seno e ginecologici. È importante sottolineare che la maggior parte dei dati ottenuti da questi studi derivano da studi preclinici, dimostrando la necessità di passare alle fasi successive di sperimentazione clinica, in cui questi composti possano essere studiati in pazienti oncologiche per testarne efficacia, sicurezza e effetti collaterali. Infine, i risultati promettenti di questi studi potrebbero spingere i ricercatori a testare questa pianta e i suoi estratti anche in casi di tumore all’utero, alla vagina e alla vulva.
Pasquale Paletta
Ricercatore, Laboratorio di Ricerca per il Coinvolgimento dei Cittadini in Sanità
Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS
Per saperne di più:
Psilopatis I, Vrettou K, Giaginis C, Theocharis S. The Role of Bitter Melon in Breast and Gynecological Cancer Prevention and Therapy. Int J Mol Sci. 2023;24(10):8918. Published 2023 May 17. doi:10.3390/ijms24108918